Lexroom #1 - Brevettabilità delle invenzioni assistite da AI
L'approccio innovativo delle nuove linee guida dell'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti.
🔗Con Lexroom ti aiutiamo ad affrontare la rivoluzione che sta vivendo il settore legale. Facciamo chiarezza sulle ultime evoluzioni e ti aiutiamo a dotarti dei superpoteri forniti dall’intelligenza artificiale.
🤝Gli ospiti della Lexroom: Jacopo Liguori e Valentina Pinna del team di Intellectual Property di Withersworldwide.
Mentre navighiamo in acque inesplorate, è fondamentale continuare a valutare come le nostre leggi e regolamentazioni possano meglio adattarsi alle realtà mutevoli del progresso tecnologico. Ringraziamo i nostri ospiti della Lexroom #1 Jacopo Liguori, Head of Intellectual Property, Technology and Privacy di Withersworldwide, e Valentina Pinna, Intellectual Property Lawyer di Withersworldwide, per l’approfondimento su un tema così alla frontiera.
💡Oggi parliamo di AI e brevettabilità: affrontiamo i dubbi sulla brevettabilità delle invenzioni generate con il supporto dell’AI.
L'avvento dell'Intelligenza Artificiale ha inaugurato un'era di innovazione senza precedenti, con applicazioni che spaziano dallo sviluppo di nuovi prodotti alla trasformazione dei servizi esistenti. La capacità dell'AI di elaborare e analizzare grandi volumi di dati a velocità inimmaginabili per l'uomo ha accelerato significativamente la ricerca e lo sviluppo, ponendo sfide inedite in termini di proprietà intellettuale e sollevando interrogativi sulla brevettabilità delle invenzioni generate con il supporto dell'AI.❌ L’AI può essere considerata “inventore”? Per l'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti è un NO.
Il cuore della questione riguarda la capacità dell'AI di partecipare al processo inventivo in modo significativo, sollevando dubbi sulla definizione tradizionale di "inventore" e sui criteri di brevettabilità. L'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti (USPTO) si è trovato al centro di questa discussione, cercando di bilanciare l'innovazione tecnologica con la necessità di mantenere un sistema di proprietà intellettuale equo e funzionale. Recentemente, l'USPTO ha quindi pubblicato delle linee guida, entrate in vigore il 13 febbraio 2024, per affrontare specificamente la brevettabilità delle invenzioni assistite dall'AI. Queste linee guida si basano sul principio che, sebbene l'AI possa contribuire significativamente al processo inventivo, solo le persone fisiche possono essere ufficialmente riconosciute come inventori.
👩🏽⚖️ Deve esserci un apporto significativo da parte di un individuo umano: il caso Thaler vs. Vidal.
Questa posizione prende le mosse dalla sentenza nel caso Thaler vs. Vidal, che ha chiarito che l'AI, di per sé, non può essere considerata un inventore ai sensi della legge brevettuale. L'USPTO chiarisce che, per essere brevettabile, un'invenzione deve derivare da un contributo intellettuale umano. Questo significa che, anche se l'AI gioca un ruolo cruciale nell'ideazione o nello sviluppo di un'invenzione, deve esserci un apporto significativo da parte di un individuo umano che può essere identificato come inventore. I criteri specificati dall'USPTO per valutare il contributo umano includono la misura in cui un individuo ha partecipato alla concezione dell'idea inventiva e se tale contributo può essere considerato significativo rispetto all'invenzione nel suo complesso.🔮La crescente capacità di autonomia dell’AI cambierà i criteri di brevettabilità? Potrebbe darsi.
Le linee guida dell'USPTO rappresentano un importante passo avanti nella regolamentazione delle invenzioni assistite da AI, sottolineando il ruolo insostituibile dell'intelletto umano nel processo inventivo. Tuttavia, con l'evoluzione continua dell'AI e la sua crescente capacità di autonomia, è probabile che questi principi saranno soggetti a possibili aggiustamenti in futuro. Questo solleva questioni profonde non solo sulla natura dell'innovazione e della creatività ma anche sul futuro della proprietà intellettuale in un'era dominata dall'intelligenza artificiale. L'approccio dell'USPTO alla brevettabilità delle invenzioni assistite da AI stabilisce un equilibrio tra il riconoscimento dell'importanza dell'AI nell'innovazione tecnologica e la necessità di preservare l'integrità del sistema di brevetti, sostenendo l'idea che al centro di ogni invenzione vi debba essere l'ingegno umano.
🔗Raccoglieremo in questa stanza le evoluzioni all’incrocio tra legal, intelligenza artificiale e tecnologia commentate dagli ospiti della Lexroom. Iscriviti per ricevere il prossimo aggiornamento e per partecipare ad una community che vuole essere parte attiva della rivoluzione che sta attraversando il settore legale!